Giardini pensili di Babilonia
TeCNICA
Costruiti su una base in pietra di circa 120 metri quadrati. Diverse terrazze a gradoni che si levano 50 cubiti (24 metri circa). Non è ancora noto se esistessero o no perché non appaiono su alcun documento scritto in babilonese e non furono mai menzionati dallo storico Erodoto.
Giardini terrazze a gradini erano realizzati con grosse pietre, ciò perché i mattoni utilizzati nelle costruzioni normali non avrebbero resistito all'umidità. Per sollevare l'acqua che avrebbe irrigato i giardini attraverso un complicato sistema di irrigazione, si costruì una macchina è costruita simile ad un “tapis roulant“che avrebbe condotto l'acqua da un pozzo alle sedi di irrigazione. Nabucodonosor riuscì così a creare una montagna apparente coperta di vegetazione lussureggiante.
Durante i recenti scavi archeologici nel territorio della antica città di Babilonia -attuale Iraq- si è scoperto l'insediamento del Palazzo. Altri reperti comprendono la costruzione a cupola con pareti spesse ed i sistemi di irrigazione nei pressi del palazzo del sud.
Un gruppo di archeologi ha esaminato l'area meridionale del palazzo e ricostruito edificio a cupola come i giardini pensili. Tuttavia, lo storico greco Strabone aveva dichiarato che i giardini erano situati sul fiume Eufrate, mentre la cupola dell'edificio è diverse centinaia di metri di distanza. Hanno ricostruito il luogo del palazzo e trovano i giardini nella zona che si estende dal fiume al palazzo.
Sulla riva del fiume, le pareti spesse 25 metri recentemente scoperte probabilmente erano disposte in modo sfalsato a terrazze, come descritto dai riferimenti greci. Tuttavia, ci sono ancora poche prove per queste teorie, perché, come menzionato, nulla è citato nei numerosi documenti babilonesi del tempo.
Nei primi anni del ventesimo secolo tedesco Robert Kelldeway condusse degli scavi in Babilonia. Vi trovò palazzi, strade e resti di mura. A nord-ovest della città, ha trovato un seminterrato con 14 grandi camere con soffitti a volta in pietra. Un basamento contenente un pozzo con tre aste interrate, potrebbe trattarsi delle aste che azionavano il sistema di pompaggio dell’acqua nel sistema dei giardini.
Nell’area prossima al fiume Eufrate, egli pervenne pure delle basi gigantesche, presumibilmente parte dei giardini. In seguito si ritenne che fosse la volta architettonica che era servita come fondamenta per i giardini. Ma non sa quale delle due fondazioni ritrovate siano quelle effettivamente appartenenti ai giardini.