In questa colonna è rappresentata la vittoria in Dacia, nella zona delle attuali Ungheria e Romania,contiene 155 scene con 2500 figure, e quando si trovava tra la biblioteca greca e quella latina sembrava di più un libro inciso nel marmo, racconta le fortificazioni degli ingegneri e le costruzioni dei soldati romani sulle rive del Danubio, l'assalto alle città, l'incendio dei villaggi, l'esecuzione dei prigionieri e la deportazione delle tribù barbare.
Traiano che in vita ricevette il titolo di "Principe Optimo", appare in mezzo cento volte circondato dal suo gruppo di seguaci mentre istruisce l'esercito ed offre sacrifici agli dei.
Attraverso la colonna di una dimensione imponente (30 metri di altezza) spiccano le qualità di Traiano come costruttore e come generale vittorioso, della sua potenza militare deificata, e il suo potere e l'altezza dell'architettura.
Apollodoro, costruttore e amico di Traiano, accompagnò l'imperatore nelle sue spedizioni militari durante le quali costruì il ponte sul fiume Danubio, che Traiano utilizzo per combattere contro i Daci.
Lo scopo, oltre alla propaganda, era anche quello di ospitare le ceneri dell'imperatore e di segnalare simbolicamente il luogo in cui sorgeva la collina adesso nascosta dalla imponente presenza del foro.
Sotto il suo regno (98-117 d.C.) l’impero Romano raggiunse la sua massima espansione. Organizzò le frontiere del Reno e del Danubio e convertì in province romane la Dacia, l’Arabia, l’Armenia, l’Assiria e la Mesopotamia. Le guerre di Traiano contro i Daci (101-106) furono l’esperienza principale dei suoi 19 anni al comando dell’impero. Attraversò il Danubio utilizzando i due ponti più grandi che il mondo antico abbia conosciuto e due volte sconfisse un poderoso impero barbarico nel suo stesso territorio montagnoso – l’attuale Romania annichilendolo senza pietà.
Per commemorare la vittoria e con il favoloso bottino catturato in Dacia, Traiano ordinò la costruzione di un foro, il più grande di Roma, quindi la colonna non fu concepita isolatamente ma come un altro tassello di una vasta riforma urbana commissionata dall'imperatore di Damasco Apollodoro.
Il complesso aveva una grande piazza porticata (116x95) con esedre e con la statua equestre di Traiano nel suo centro; quindi una grande basilica (104x52) con due absidi e dopo di questa due biblioteche e un tempio. Fra le biblioteche un patio (25x20) accoglieva la colonna.
COLONNA TRAIANA
STORIA