Un altare, è una struttura creata per lo scambio tra l’umano ed il divino. È qui che al Dio a cui è dedicata tale architettura, -al fine di compiacerlo e propiziarsene i favori-, si compiono i sacrifici ed offerte. Il fuoco è l’elemento necessario e purificatore che bruciando l'oggetto o l'animale ne fa perdere la corporeità materiale facendolo passare attraverso un processo di trasformazione da materia a spirito. Avendo acquisito la immaterialità- può raggiungere il regno della divinità a cui è stato offerto.

 

Tipi di altari:

Altare subliminale: è uno spazio nella casa della persona dove il residente riunisce oggetti, statue ed effigi rappresentativi e preziosi; talora non è propriamente un altare visibile o creato architettonicamente come tale, è piuttosto un adattamento di un’area o uno spazio di risulta che serve comunque allo scopo.

Altare dell'integrazione: è un luogo fisico, di solito un tempio, nel quale si cerca una connessione con lo spirito, o la divinità. Una sorta di “portale” di collegamento.

Altare della guarigione: quivi si implora che la Deità curi qualche male che la persona o un suo conoscente o familiare presenta, sia esso un male fisico o mentale.

Altare ancestrale: in questo tipo di altare, si venerano le generazioni passate degli persone, spesso si tratta dei loro parenti già defunti.

Altare spirituale: in questo tipo di altare si cerca di approfondire la connessione spirituale o divina dell'individuo.

Altari della manifestazione: questo tipo di santuario più concettuale e rappresentativo. Esso è in genere è ornato con elementi rappresentativi di ciò che viene chiesto alla divinità e che l’offerente vorrebbe propiziare per sè e/o per altri, facendo un sacrificio per ottenere benefici in ambiti diversi come l’amore, l’abbondanza, la fertilità, la creatività, la pace, ecc. Può anche avere valore di ringraziamento di un beneficio o una grazia ricevuta.

 

L'Ara Pacis in specie, è un altare della manifestazione e dell’integrazione. Una rappresentazione in marmo di quello che viene chiamato templum minus (tempio minore o provvisorio). I templi con questa caratteristica erano in genere delimitati con una palizzata di legno, raffigurata all'interno delle mura (11 a 10 metri) che legano il terreno sacro, e che ha accoglie all'interno l'altare. Il monumento, esistente ancora oggi, presenta due accessi sulle pareti est ed ovest. Le pareti sono sollevate su di un piedistallo ed attraverso le due porte si accede all'altare vero e proprio che è situato all’ultimo gradino di una scala presente sul lato ovest.

 

Il monumento in questione è un edificio particolarmente rappresentativo del lavoro di abbellimento e ristrutturazione della capitale romana, intervento costruttivo pubblico effettuato in epoca augustea. In questo senso, l'ara è uno degli edifici principali dell'età dell'oro romana, essendo questo un “modello” di architettura fatta per durare nel tempo; per detto fine, infatti, si utilizzò il marmo che è una pietra quasi immortale, ed una combinazione estremamente peculiare di colori vivaci che furono impiegati per dipingerlo e decorarlo nel suo periodo di massimo splendore.

 

 

 

 

 

ARA PACIS

Orígini